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Ogni anno, 70 milioni di pecore di razza Merino producono organicamente un nuovo vello, rendendo la lana un materiale completamente rinnovabile.
La sostenibilità della lana rappresenta un esempio tangibile di come l'industria tessile possa abbracciare pratiche responsabili per preservare l'ambiente e garantire una produzione etica. Questa fibra naturale, ottenuta dalla tosatura degli ovini, ha una lunga storia di utilizzo che si coniuga con la responsabilità verso le questioni ambientali. Ogni anno, 70 milioni di pecore di razza Merino producono organicamente un nuovo vello, rendendo la lana un materiale completamente rinnovabile. È la più valida alternativa per ridurre l’utilizzo delle fibre sintetiche che dipendono invece dai combustibili fossili: la produzione di fibre a base plastica per tessuti utilizza infatti circa 350 milioni di barili di petrolio ogni anno.
RINNOVABILE
Il primo elemento cruciale nella sostenibilità della lana è il suo ciclo di vita. La sua produzione inizia con la cura degli animali, dove un approccio etico e rispettoso del benessere degli ovini è fondamentale. Le nostre filature assicurano che la lana con cui creiamo i nostri capi sia mulesing free : ciò significa che gli animali nelle fattorie non subiscono nessun trattamento ingiusto. Le aziende agricole che adottano pratiche di gestione sostenibile garantiscono che gli animali siano trattati con attenzione e rispetto, contribuendo a creare un ambiente sano e sicuro.

La tosatura stessa è un processo umano che, quando eseguito correttamente, assicura che gli ovini mantengano una buona salute e un benessere complessivo. Le pecore, inoltre, sono animali importanti per una buona salute del suolo. L'inclusione degli animali nei sistemi di allevamento e l'implementazione di tecniche di pascolo rotazionale assicurano che l'erba venga tagliata regolarmente, consentendole di ricrescere, immagazzinare più carbonio nelle sue radici e sostenere la biodiversità dentro e sopra il suolo.

FACILMENTE BIODEGRADABILE
Un secondo aspetto fondamentale riguarda la biodegradabilità della lana, che torna alla terra senza creare rifiuti nocivi per l'ambiente. Contrariamente ai materiali sintetici, che spesso persistono nell'ambiente per secoli, la lana si decompone naturalmente, contribuendo a ridurre l'impatto ambientale e i problemi legati alla gestione dei rifiuti. Questa caratteristica conferisce alla lana un vantaggio significativo nella lotta contro la crescente problematica dei rifiuti tessili. Essendo composta da cheratina, durante i lavaggi la lana non rilascia microplastiche, a differenza delle fibre sintetiche che sono invece responsabili del 35% dell’inquinamento da microplastiche nei nostri oceani.
DUREVOLE
L'aspetto della durabilità è un altro pilastro della sostenibilità della lana. I capi di questo materiale sono noti per la loro resistenza e longevità. La lana di qualità, se curata adeguatamente, può durare a lungo senza perdere la sua forma o le sue prestazioni. Questo contrasta con l'approccio "usa e getta" associato a molti prodotti tessili sintetici. Investire in capi di lana non solo riduce la frequenza di acquisti, ma contribuisce anche a limitare il consumo eccessivo di risorse. La lana richiede il 18% in meno di energia rispetto al poliestere e quasi il 70% in meno di acqua rispetto al cotone per la produzione di 100 maglioni.
CIRCOLARE
A tutto questo si aggiunge la circolarità di questa fibra. Secondo The Woolmark Company, la lana è l'unica fibra ad avere un percorso di riciclo ben consolidato e commercialmente valido. Anche se rappresenta solo l'1,2% della produzione totale di fibre vergini, alcune ricerche hanno dimostrato che il 5% degli indumenti donati in beneficenza sono in lana. È infatti uno dei tessuti più riciclati per la creazione di nuovi prodotti.

Per tutti questi motivi, abbiamo scelto la lana come nostro materiale preferito. Ci consente di creare dei capi che siano davvero senza tempo, durevoli e che abbiano un impatto ridotto sia nella fase produttiva, sia nella fase finale, aiutandoci a diffondere un nuovo modo di vestirsi e consumare in maniera più responsabile.


Fonti:


The Woolmark Company website


A New Textiles Economy: Redesigning Fashion's Future - Ellen McArthur Foundation

Microplastics from textiles: towards a circular economy for textiles in Europe - European Environmental Agency

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